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Talentuosa pianista, cantante e compositrice cubana, Jany McPherson è una delle più interessanti esponenti del pianismo jazz degli ultimi anni. Il fraseggio e il linguaggio improvvisativo, estremamente originali, rendono la sua musica ed il suo stile immediatamente riconoscibili. Nata a Guantanamo, dopo una eccellente carriera costruita a Cuba, dove ha vinto il prestigioso premio “Adolfo Guzman” e dove ha collaborato, tra gli altri, con artisti come Omara Portuondo and Buena Vista Social Club, Jany McPherson si è trasferita da molti anni in Francia, dove attualmente risiede. Recentemente si è imposta all’attenzione della scena jazz internazionale per la collaborazione con John McLaughlin e la presenza fissa nel suo “The Liberation Tour” che si è concluso lo scorso ottobre a Zurigo. La sua musica è una sintesi tra vari stilemi e linguaggi limitrofi ed affini al jazz, che lei esprime attraverso la combine tra ritmi latini ed istanze jazzistiche nordamericane, mostrando un’immensa capacità di evocare i suoni della sua terra con grande personalità, originalità e modernità. Ama i cambi di passo in un’alternanza di eleganza, delicatezza, forza e fisicità e nel nuovo album, “A Long Way”, emerge tutto il suo talento compositivo, oltre alla sua intensità interpretativa. L’album è un tributo alla sua vita, dai giorni dell’infanzia a Guantánamo fino al presente.

Due colossi del jazz contemporaneo come John Scofield (chitarra) e Dave Holland (basso) incrociano le proprie strade nel dialogo intimo del duo, dopo aver percorso itinerari personali, oltre ad esperienze comuni in una varietà di progetti, sempre significativi per qualità e originalità. Trovarli nell’intima combinazione del duo darà massimo risalto alle loro spiccate personalità, decisamente distinte una dall’altra. Eseguiranno composizioni originali dei loro repertori, insieme a una selezione di standard jazz. Chi conosce il loro talento individuale può aspettarsi solo un incontro unico e coinvolgente: virtuosismo, piacere e profondità.

“Kind of Bill” è il tributo alla musica, all’eredità e all’eternità del messaggio del celebre pianista jazz Bill Evans. Ideato dal pianista Dado Moroni, il titolo del progetto è tratto da un brano di Joe La Barbera. Moroni, insieme al bassista Eddie Gomez e al batterista Joe La Barbera, ha sempre mostrato il suo profondo amore per la musica di Evans, contribuendo a mantenerne viva la memoria e a rinnovare le sue idee musicali nel corso degli anni. “Kind of Bill” è, così, anche un tributo a loro per il continuo impegno nel preservare la magia della musica di Evans attraverso i loro progetti. Questo omaggio non si limita alle composizioni originali di Bill, ma include anche standard che, grazie alle sue abili esecuzioni, sono diventati pezzi quasi completamente nuovi, insieme a composizioni firmate da Moroni, Gomez e La Barbera.

Cantante, eclettica artista con un’innata propensione alla sperimentazione, collabora con artisti come I. Fossati, L. Dalla, R. Arbore, N. Piovani, E. Morricone, C. Buarque, I. Lins, Ron (con cui vince il Festival di Sanremo nel 1996), L. Sobral, S. Pérez Cruz. Ha al suo attivo nove dischi in studio e tredici tra live e album teatrali. Dal 2022 è Direttore Artistico di Officina Pasolini, il Laboratorio e HUB culturale della Regione Lazio. Da quattro anni è impegnata in un tour internazionale per “Morabeza”, disco premiato con due Targhe Tenco e uscito insieme al documentario “Il suono della voce”, che le è valso il Nastro d’Argento come “Protagonista dell’anno”. Nel 2024 è artista residente all’Auditorium di Roma e, durante la stagione estiva porterà in tour “La Bella Estate”, concerto che racchiude tutto il calore e l’energia che sprigionerà sul palco con brani già conosciuti accanto a novità.

Musicista australiano residente a Las Vegas, Andy James non è solo un nome: è un’esperienza, una confluenza di danza, canto e anima che affonda le sue radici nei legami familiari e in uno spirito indomabile. Nel suo ultimo album “Rhythm in New York”, James sfida le categorizzazioni fondendo generi e collaborando con musicisti virtuosi come Piero Pata, Jon Cowherd, John Patitucci, Marcus Gilmore, Nate Smith, Chris Potter, Marcus Strickland, Chico Pinheiro e Adam Rodgers. La sua carriera, dai palcoscenici del flamenco di Milano ai jazz club mondiali, mostra la sua versatilità e l’autenticità artistica. Ogni esibizione e album riaffermano il suo posto tra i grandi del jazz, lasciando un segno indelebile e affascinando il pubblico con la sua abilità artistica. La band è composta da musicisti che hanno fatto la storia della musica a livello mondiale, collaborando con i più importanti volti della scena jazz e non solo.

Musicista, cantante, pluri-vincitrice di Grammy Awards, Aymée Nuviola è chiamata la “La Sonera del Mundo”. In lei vive la musica latina in tutte le sue varietà e trova voce Cuba, la sua isola natale. Nasce in una famiglia di musicisti, ha una formazione classica presso l’Accademia di L’Avana in cui si è formato anche Gonzalo Rubalcaba, la storia de “La Sonera del Mundo” percorre tutti i generi musicali da Debussy a Bossa Nova, dal Jazz al Cuban Son, dal Bolero al Fílin. Aymée Nuviola è una delle capostipiti del genere “Timba” ed è stata la prima donna a dirigere una band “Timba” in tutto il mondo, oltre ad essere la prima donna latino-americana ad aver cantato alla trasmissione di celebrazione dei Grammy (64° Grammy Awards – 2022). Il suo brano “Bailando todo se olvida” è stato alla numero 1 nella classifica tropicale di Billboard. Nel 2021 la rivista People in lingua spagnola l’ha inserita tra le 25 donne latine più potenti degli Stati Uniti ed è stata inserita dalla rivista Hola tra le donne latine più influenti. I fan la amano e la seguono con passione, dai teatri ai palchi dei più prestigiosi festival internazionali, dal pianoforte alla televisione.