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Vincitrice di due GRAMMY® e due LATIN GRAMMY® Award, la pianista, cantante e compositrice brasiliana Eliane Elias, porta il suo stile unico, intimamente unito alla sua matrice musicale brasiliana. Già a dodici anni inizia a trascrivere passaggi armonici dalle musiche dei grandi pianisti jazz statunitensi. L’anno di svolta è il 1981, quando la Elias in tournée in Europa, incontra il bassista Eddie Gomez che la convince a trasferirsi a New York per continuare la carriera pianistica. Nella metropoli statunitense, Eliane Elias prosegue gli studi e, in qualità di tastierista, si unisce agli Step Ahead. Gli anni Novanta vedono Eliane Elias produrre opere jazz di altissimo livello, in cui riaffiora lo stile musicale brasiliano.

Mike Stern è uno dei chitarristi jazz più conosciuti ed apprezzati al mondo. Nasce a Boston nel 1953, ed inizia a suonare la chitarra all’età di dodici anni, influenzato da artisti come B.B. King, Jimi Hendrix, Eric Clapton, Bill Evans, Mc Coy Tyner, John Coltrane, Wes Montgomery, Sonny Rollins, e Miles Davis. Nell’81, proprio Miles Davis gli offre un ingaggio, che si rivela molto importante per la crescita musicale dell’artista statunitense. I tre anni passati al fianco del grande trombettista sono per Stern un’esperienza cruciale e di svolta. Gli anni Novanta segnano una prolifica attività discografica per il chitarrista statunitense, che spazia dal jazz classico alla fusion di classe, inanellando una serie di album, tre dei quali verranno nominati anche per i Grammy Award. Guitar Player Magazine, una delle riviste più importanti di settore, lo nomina come miglior chitarrista nel 1993.

Un quartetto formidabile, per la prima volta in Europa insieme: Peter Erskine alla batteria, Alan Pasqua al pianoforte, Darek Oles al contrabbasso e George Garzone al sax. Peter Erskine è un’icona del jazz mondiale che ha scritto pagine di storia musicale. Nasce nel New Jersey e inizia all’età di quattro anni a suonare la batteria; a diciotto inizia già la sua carriera da professionista con la Stan Kenton Orchestra, ma è con i Weather Report che il mito ha inizio: insieme a Jaco Pastorius e Joe Zawinul diventa membro fondamentale nell’epoca d’oro della “Fusion Band” per eccellenza, registra cinque dischi, tra i quali il famoso live “8.30”, premiato con un GRAMMY® Award. Recentemente, con il progetto “Peter Erskine Trio feat Alan Pasqua & Darek Oles”, è stato candidato ai GRAMMY® Awards 2023 con il disco “Live in Italy”

Il quartetto vocale statunitense, fondato per la prima volta nel 1969 da Tim Hauser e Laurel Massé, si scioglie nel 1971. L’anno successivo avviene un secondo e definitivo tentativo. Con il loro sound raffinato e di grande impatto, contano al loro attivo innumerevoli successi pop e jazz. Il leggendario quartetto ha vinto 10 GRAMMY® Awards su 20 nomination ed è stato inserito nella Vocal Group Hall of Fame. Hanno legato il loro stile alla contaminazione di generi musicali, incorporando pop, swing, R&B, ma trovando nel jazz la loro massima e più intima espressione musicale. Le loro performance dinamiche e il loro stile li hanno portati a diventare uno dei gruppi musicali più iconici al mondo.

I loro dischi sono improntati alla commistione tra forma, canzone e ricerca di sonorità non convenzionali. I Tiromancino tornano live con un nuovo tour che li porterà in giro per l’Italia. Un’occasione per rivivere dal vivo non solo i vecchi brani come La descrizione di un attimo o Due destini, ma anche per ascoltare le loro nuove sonorità.

Con la famiglia, di origini yemenite, si trasferisce a New York, all’età di un anno. Tornata da adolescente in Israele per finire le scuole, assolve gli obblighi del servizio militare in qualità di “sergente cantante”, intrattenendo le truppe e tenendo concerti per due anni all’interno dell’esercito. Capisce così che vuole fare della musica una professione e s’iscrive a una scuola di canto. Interprete in Vaticano di un’Ave Maria che ha commosso il mondo Noa ha una voce che diffonde gioia ed entusiasmo. Il suo canto mescola armoniosamente jazz, rock americano e suggestioni mediorientali, superando tutte le frontiere culturali. Durante gli anni della sua carriera artistica, sempre intrecciata alle vicende del suo Paese, ha collaborato e duettato con artisti del calibro di Santana, Stewie Wonder, Joan Baez, Johnny Clegg, Khaled. Il grande maestro Pat Metheny ha prodotto il suo primo album internazionale.